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il caso di essere semplici non è mai un caso

La Tuscia

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                                                                           La Tuscia   Un luogo conta parole  Quando l’insistenza è battente la via d’uscita è sicura. Questo verbo Sottraggo parola al comune luogo. Nel vicino insieme. Vivo monologo caro invisibile. Concentro lo spazio e l'equilibrio nel carico di voce nulla. Le case parlano e io le ascolto. Scoprire dove dorme il vento la quiete stessa. Chi chiude la serratura dell’imponente impalcatura scavata nella gola della terra. Dal chiaro al grigio mi appresto a udire questa velata distesa. Senza difesa cado al centro dell'aromatico dolore. Da un albero di cedro sento maestoso profumo.   Dal dono parto come massima forza di luce.

una cura

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  Torno alla sera alla nostalgia di fondo. Rendo voce al silenzio. Mutano gli occhi sino a volare. Fai finta che sia una favola dentro un castello ambrato. _____________ Se scoprissi di Lui qualcosa che non vedo che non sento. Attraversa l'anima. Del tuo corpo, imperscrutabile natura dell'attimo. Pensavo di stendermi in orizzontale senza reclamare nulla. La finestra aperta, il rumore. Non si capisce se sia luce o l’imposta della finestra. È uno di quei momenti intimi ed isolati dove non cerchi. Senti solo attraversare. _________ Sono giorni che affilo questa memoria prova a scavare dentro. Punti che non si difendono, non realizzano. Un mite dono, una forza grande. Nella bocca delle parole. * Non sappiamo cosa guardi quel fuoco, quella fiamma viva. Dalla raccolta inedita " Azzurro Amico"

etichette di fine anno

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Arco stretto, nel suo giro siamo diventati essenziali una didascalia esplicativa. La notte dichiara al giorno le improvvise sequenze particolari accadimenti chiedono. Una fioritura composta da petali da profumi che vicini respirano. Parlo ancora insieme in una semplice avventura.
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  NEL BAULE DEI RICORDI Ricordo che mia nonna accendeva il camino con la diavolina, la fiamma intensa partiva dopo circa dieci minuti. Dalla finestra della mansarda di casa, si vedeva bene tutta la veduta dei paesi limitrofi. Stavo spesso in mansarda c’erano le mie cose. Perdevo le mie giornate. L’armadio con lo specchio, il baule di legno e la scala a chiocciola che portava su. Un lato della mente rimane vuoto per il tempo che occorre, indaga fa questione su tutto. Sembra vero l'affollamento della gente la capacità di raggrupparsi dove tu non sei. Ci siamo costruiti fortemente dentro ma non si mostra, rimane fermo, e allora cerco fini memorie che hanno lasciato. Bene, voglio sempre bene. Nel basso udire rimango al canto, alla sommossa che cura. Mostrare è condividere osservare è accogliere. Se mi concentro su questo su questo spontaneo sorrido. Non mi concentro mai sulla quantità ma sulle poche cose, su un effetto raro. Eppure poche volte incontro, raro punto di appoggio. Sono cos

video intervista

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Video intervista    A cura di Michela Zannarella Nella puntata #35 di "Le parole accanto" su PuntoZip - La cultura in un piccolo spazio abbiamo incontrato Valentina Ciurleo. Potete rivedere la puntata sulla pagina Facebook di PuntoZip e sul canale YouTube. Le parole accanto #puntata 35

Siamo a Novembre.

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Tornano. Tra le virtù semplici e quotidiane in un caloroso abbraccio. Nelle maglie strette del filo d'erba  la mano celata, nel velo a piegarsi accende. Solo poco cammino e afferro amore. Riposare nel caro assente questo vivo in voi. Governa luce  tutti questi nostri isolati  cuori. Nel grande e immenso Consolatore.

tra respiro e silenzio.

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Non saprei spiegare la chimica degli ingredienti anche sovrapponendo, per dieci volte scrivere. Quello che misuri non entra. "La donna replicò la rugiada del mattino" sull'acqua che scorre nutrire l'immaginazione. Sempre chiaro alla rivoluzione di un sogno * Siamo includenti davanti la forza e poco riguarda il tempo. Da due passi a tre passi, cambia poco.  Rimetto la conta agli occhi. Uno spiraglio prepara: cogliere nella parte debole  nella spessa radice. Cosa vorrei di più.